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sabato 11 febbraio 2012

Una fiera dell'ex per San Valentino in vendita i ricordi dei vecchi amori

Un'ideuccia ... Liberatoria e terapeutica ... Una FIERA DELL'EX ... per San Valentino in vendita i ricordi dei vecchi amori a Milano ... Per riciclare oggetti legati alle relazioni finite e tornare a casa più leggeri ...

Alla vigilia della festa degli innamorati, simbolicamente, Milano ospita un mercatino dell'usato ... ;-)

di ANGELA PUCHETTI

Un percorso di shopping tra i ricordi degli altri, dove gli oggetti, molto proustianamente, sono come pulsanti visivi capaci - basta uno sguardo - di far emergere, in chi li mette in vendita per liberarsene, i precisi dettagli, gli incontri e le sensazioni delle giornate passate con l'ex. Mentre i potenziali acquirenti dei souvenir in vendita sulle bancarelle si muovono, incuriositi, nel solco terapeutico delle love story altrui.

Il mercatino dei vecchi amori
Più che un mercatino dell'usato, è un rito di passaggio, l'evento "Ex in The City 2", in programma sabato e domenica allo spazio Concept in via Forcella 7 a Milano. "L'idea è nata per vivere in modo anticonformista San Valentino e aiutare a gestire gli oggetti ereditati dalle relazioni passate e rimasti "incastrati" nelle nostre vite", spiega Adriano Giannini, architetto, ideatore del format e presidente di Unconventionall Gens, l'associazione che anche così finanzia la mission di "abbattere le barriere procedurali all'innovazione e alla creatività nel rispetto della meritocrazia e della dignità umana e professionale". Originario di Grosseto, 43 anni, da 15 al lavoro in città, lui la scorsa edizione ha venduto, per 2 euro, un paio di pantofole rimaste a casa sua.

"Un anno fa - racconta Giannini - c'è stata una grande partecipazione passiva, con molte persone attratte, come su Facebook, dai profili dei propri simili, alla ricerca d'identificazione in un comune sentire, con il conforto di un'opportunità per voltare pagina, oltre che di fare affari con oggetti di valore svenduti per l'occasione. Esponevano più donne che uomini, senza rabbia, ormai in una fase più distaccata. Parità tra i sessi, invece, nei numeri dei visitatori: con la scusa che non si sa mai chi s'incontra, sotto il patrocinio comune della crisi".

Tra le curiosità dell'edizione di debutto, l'anno scorso: chi ha esposto la lettera con cui era stato lasciato dalla sua prima ex, due ex fidanzati insieme a vendere i ricordi comuni alla stessa bancarella e il sold out di una ragazza che si occupava di design, avvantaggiata dal buon gusto manifestato durante la convivenza dal suo ex boyfriend. Tra le curiosità dell'edizione imminente, tre storie legate a tre oggetti, che seguono. "Credo che stare con chi può comprendere la mia esperienza si riveli catartico - racconta Carlo (nome di fantasia, come gli altri citati, su richiesta degli interessati), 40 anni, un lavoro a Milano da 14 e una nuova compagna - Oltre a libri e cd, porterò sicuramente una lampada, l'ultimo acquisto fatto dalla mia ex dopo molte ricerche, per l'angolo multietnico ritagliato nella casa che avevamo in affitto insieme, con divanetto, cristalli e stoffe batik, Lì leggevamo e ascoltavamo musica".

A volte l'oggetto non è un dono ma è molto simbolico lo stesso. Come il portachiavi in legno, a forma di cuore, di Samuela, 25 anni, di Milano, segretaria. "Mi è caduto di mano davanti all'edicola e lui me l'ha raccolto. Qualche giorno dopo, al supermercato, mi è scivolato un pacco di biscotti, mi sono girata e c'era ancora lui. Ci siamo messi a ridere e scambiati i numeri di telefono. È durata quattro anni. Purtroppo è finita in un momento difficile e anche se in un frangente di rabbia gli ho spedito i gioielli, lui non l'ho mai "archiviato". Tra quello che sto rastrellando per casa c'è anche un album fotografico, rimasto vuoto, che mi aveva regalato".

"Ho già selezionato circa 15 oggetti legati agli ex, persone con cui non ho più legami - storie chiuse - ma che hanno il potere, in certe giornate, di farmi piombare nella nostalgia - spiega invece Angela, 33 anni, da 10 anni a Milano, un nuovo partner felice che lei dica addio ai fantasmi dei predecessori - Quegli oggetti non li posso buttare, allora li vendo: chi li sceglie indosserà un racconto. Tra gli altri, lascerò andare un paio di scarpe legate a una relazione di tre anni e mezzo. Le avevamo viste insieme in una vetrina, lui aveva capito che mi piacevano ed era tornato a comprarle, ma aveva sbagliato numero. Io avevo apprezzato comunque il gesto: mi fanno ancora tenerezza. Esporrò anche un bellissimo elefante di peluche di epoca adolescenziale e una copia di Demian di Herman Hesse, con dedica (fotocopiata), che avevo già: ricordo della mia prima storia d'amore milanese".

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