Nasce Oliva Rosa

"Cominciate col fare ciò che è necessario, poi ciò che è possibile. E all'improvviso vi sorprenderete a fare l'impossibile"
San Francesco d'Assisi


Sei separata o ti stai separando?

Ora che non sei più “moglie” hai voglia di ricotruirti un'identità e non sai dove partire?

Stai cambiano il tuo “piano di vita”?


Esci dal tuo guscio!
Insieme, proprio come l'olio, riusciremo a stare a galla!

domenica 20 luglio 2014

Donne al bivio ...

Gli anni passano, succede. 
Succede per tutti. 
E poi capita di trovarti a un incrocio, un bivio che non avresti voluto, e di non sapere da che parte vuoi esattamente andare ...

sabato 28 giugno 2014

La delibera n. 1501 del 13 marzo 2014 ha stanziato 2 milioni € per il Fondo Sostengo 2014.

Un aiuto per noi in Lombardia:

In uno scenario sociale nel quale le separazioni e i divorzi sono in continuo aumento, determinando nel 46% dei casi un sostanziale peggioramento delle condizioni economiche dei soggetti coinvolti, la Regione Lombardia potenzia gli interventi di tutela, anche economici, di sostegno ai genitori separati legalmente o in fase di separazione e con figli minori, al fine di tutelare il diritto del minore ad una crescita armonica e serena, di accompagnare i genitori nella ridefinizione del loro ruolo genitoriale nella fase di separazione.


Ma chi sono i Destinatari?
Possono accedere al Fondo Sostengo i genitori che possiedono i seguenti requisiti:
• separazione legale o anche genitori ancora privi di una sentenza di separazione definitiva che sono destinatari di provvedimenti ex art. 708 c.p.c da non più di tre anni
• presenza di figli minori
• residenza in Regione Lombardia da almeno cinque anni continuativi dalla data di presentazione della richiesta di accesso al contributo
• ISEE uguale od inferiore ad euro 12.000 anno

I genitori ricevono una carta pregata con un credito massimo di 2.400 €, pari a 400 € per un massimo di 6 mesi, solo dopo aver sottoscritto con il consultorio il patto di corresponsabilità contenente il progetto personalizzato.

Come far Domanda?
I genitori potranno richiedere informazioni e presentare la domanda presso un consultorio dell’ASL in base al proprio Comune di residenza.

Ecco di seguito la fonte e l'articolo completo:

http://www.famiglia.regione.lombardia.it/cs/Satellite?c=Page&childpagename=DG_Famiglia%2FDGLayout&cid=1213657957219&p=1213657957219&pagename=DG_FAMWrapper



giovedì 26 giugno 2014

Lo Sportello di Oliva Rosa:

Ragazze ... martedì è il PRIMO MARTEDI DEL MESE e dalle ore 13.10 alle 14.30, al bar La Passeggiata di Via Marsala 60 a Monza saremo lì ad aspettarvi per mangiare un panino insieme ... o se la dieta non lo permette, un'insalata scondita e un fantastico caffè!!!!!
Vi aspettiamo!

sabato 22 marzo 2014

Riflessioni serali Olivette Rosa

Riflessioni serali Olivette Rosa, perchè molte di noi hanno sentito questa frasetta:
"Sto attraversando un periodo di crisi, non so che mi succede ..." 
Ecco, effettivamente ricordare e tenere sempre ben in mente, che dietro ad una crisi ... c’è sempre un nome, cognome e un paio di gambe lunghe quanto un’autostrada ... o nooooo???

venerdì 21 marzo 2014

Grazie!!!



Ecco un ottimo risultato per la divulgation é di Oliva Rosa ... ecco amici dove potete trovarci:

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E prossimamente anche sul forum di Oliva Rosa!

sabato 15 marzo 2014

"Non è più come prima", il nuovo libro dello psicanalista sui rapporti di coppia nell'epoca del consumo della felicità "tutta e subito".

Non è più come prima, s'intitola il libro, ed è un «elogio del perdono nella vita amorosa». Giacché di questo si parla: di amore. Tutto il resto ne discende. In particolare va in cerca, Recalcati, di quella particolare modalità di amore che è «l'amore che resiste, che insiste». L'amore capace di durare nel tempo e di non cedere alla lusinga della nuova sirena, alla rabbia dell'onore offeso, alla delusione dell'imperfetta corrispondenza con le attese e coi bisogni. Capace di perdonare la sua stessa imperfezione. Fuori metafora, e molto più semplicemente: è ancora possibile, oggi, conservare un amore e perdonare il tradimento? Decidere di restare con qualcuno che torna? Oggi, perché in passato sì che lo era: per intenzione o per forza questo assai spesso si faceva, lo raccontano i nonni ma più ancora le nonne. E qualche superstite c'è, si diceva: come sopravvissuti a un'epidemia di peste ci sono, attorno a noi, alcuni indenni dalla schiavitù del nuovo, del sostituto, dell'arbitrio scambiato per libertà di scelta. Recalcati racconta la storia di un uomo, in chiusura del suo libro. La storia di O. Dice quanta fatica costi restare dentro il perimetro dell'amore tradito, ma di quanta profonda gioia sia colma la meta. Perché spesso perdonare è alla fine più facile che essere perdonati, e perdonarsi.

Le 130 pagine che precedono il "diario di un dolore", l'epilogo che racconta la storia di O., sono un trattato sull'amore che non vuole morire. Un abbecedario delle insidie e degli ostacoli. Un dizionario delle parole e dei gesti da ritrovare e da mandare a mente, cancellati come dopo un disastro nucleare dalla bomba. Libertà e schiavitù. «La ricerca compulsiva del nuovo non è libertà, è la nuova schiavitù». Abbandono e attesa. Ciascuno di noi esiste solo nel riconoscimento dell'altro. Il neonato che grida sta chiamando solo se c'è qualcuno che ascolta e che accorre. «Eccomi», dice laltro. Dunque esisti, se ti sente. Se chi ami ti abbandona cessi di esistere: entri in un mondo fuori dalla scena del mondo. Fedeltà e sacrificio. È davvero la fedeltà una rinuncia al desiderio? Gelosia e libertà. Si può tenere prigioniero un amore? Esiste una libertà prigioniera della domanda dell'altro, anche se l'altro domanda solo - solo - di essere desiderato nel corpo? Scrive Recalcati: «Il lavoro del perdono è un lavoro che esige tempo: la memoria dell'offesa viene attraversata e riattraversata al fine di raggiungere un punto di oblio che rende possibile un nuovo inizio». Somiglia al lutto ma lì l'oggetto è morto, qui è vivo. Anzi: è vivo e morto allo stesso tempo. Bisogna riuscire, vincendo l'orgoglio narcisistico e le sue espressioni tanto spesso violente, a perdere il primo oggetto d'amore per trovarne un altro. Come tastando alla cieca un corpo nel buio. Si può? Si può. Per gli uomini è più difficile perdonare. «Per l'uomo l'identità è un'uniforme», l'offesa è un'umiliazione sociale. Se l'imperativo categorico è il godimento, ogni ostacolo sarà rimosso con violenza. L'uomo può uccidere in nome dell'amore e può uccidere in nome di Dio, con la stessa cecità sorda. La tragedia di molte donne, al contrario, non è solo essere picchiate ma non riuscire a vivere lontano da chi le picchia.

Eppure esistono, mostra l'autore, amori rari che «rispettano le distanze, si nutrono delle differenze, amori che si sostengono sulla solitudine reciproca degli amanti». Esiste la possibilità di sottrarsi alla menzogna del nostro tempo senza per questo rassegnarsi a una vita priva di desiderio. È un sentiero stretto, ma c'è e qualcosa tutto attorno a noi ci dice che si sente il bisogno di tornare a percorrerlo. Lo raccontano Roth e Mc-Carthy, Tornatore e De André. Lo dice la politica: cambiare solo in nome del nuovo non soddisfa il bisogno profondo, i bisogni reali. Lo indica la saggezza popolare, perché il meglio è nemico del bene. La luce, dice Recalcati, è piena d'ombra. Sempre più rara è la solitudine eppure la vera pienezza non nasce che dall'incontro con se stessi. Poi serve è vero, come al neonato, la risposta dell'altro. Che tuttavia è imprevedibile, sempre, e mai risiede nelle attese. Ogni amore è in pericolo. Saper accogliere quella risposta, attenderla, salutarla con sollievo quando torna. Questo il segreto, fin dalla culla.

Da: http://ilmiolibro.kataweb.it/booknews_dettaglio_recensione.asp?id_contenuto=3751849

venerdì 28 febbraio 2014

Il Filo.

"Il filo sottile che tiene insieme due persone"
- Quale filo?
- Il filo di tutto quello che le tiene legate, anche quando sono lontane. Anche quando non si vedono e non si parlano.
- Perché dici il filo?
- Perché è una cosa molto sottile e
molto resistente, no? Che puoi anche non vedere, ed è estensibile quasi senza limiti attraverso la distanza e il tempo e l’affollamento delle altre persone che occupano lo spazio e lo attraversano in ogni direzione. Però non è affatto scontato che ci sia, il filo.
- No?
- No. Magari due pensano di essere molto legati, poi appena provano ad allontanarsi scoprono che in realtà stanno benissimo ognuno per conto suo.
- E allora perchè pensavano di essere legati?
- Perchè erano tenuti insieme da una colla di pura abitudine e oggetti e luoghi condivisi e gesti stratificati. E’ una colla così forte da sembrare una saldatura permanente, ma appena uno dei due prova a staccarsi non c’è nessun filo che lo segua.
- Che triste.
- Sì. La maggior parte dei legami sono di questo genere, credo.
- Come fai a sapere che invece il filo c’è?
- Quando provi a romperlo, e ti trovi in caduta libera attraverso il senso delle cose.
- E di cosa è fatto, questo filo?
- Di uno scambio continuo di domande e risposte. Sguardi, anche solo immaginati. Assonanze e intuizioni e sorprese, curiosità reciproca che non si esaurisce. 
E similitudini, e differenze.
(Andrea De Carlo)

giovedì 27 febbraio 2014

Oliva Rosa c'è!!!

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sabato 15 febbraio 2014

Riflessioni ...

Ed ecco che alcune emozioni passate, che pensavate assopite, tornano improvvisamente a farsi sentire: alcune di queste vi faranno sorridere, altre vi provocheranno rabbia e rancore. Pensateci, ma non troppo. E' passato tanto tempo e dovete guardare preferibilmente avanti e non indietro. 


martedì 11 febbraio 2014

Sorriso di donna

Sorridi donna
sorridi sempre alla vita
anche se lei non ti sorride

Sorridi agli amori finiti
sorridi ai tuoi dolori sorridi comunque

Il tuo sorriso sarà:
luce per il tuo cammino
faro per naviganti sperduti

Il tuo sorriso sarà:
un bacio di mamma
un battito d'ali
un raggio di sole per tutti.

(A.-web)

Un po' di storia ...

http://www.nuovepagine.it/2013/10/madri-sole-dalle-concubine-romane-alle-single-mothers-giovanna-campani/


lunedì 10 febbraio 2014

Riflettiamo un po'?

Forse oggigiorno sarebbe opportuno porsi delle domande, sullo sviluppo di questa società e su cosa ci porta realmente lo zapping-sentimentale, o meglio passionale ... 



domenica 2 febbraio 2014

Mandaci una mail ... noi ci siamo. Per te!


Martedì 4 Febbraio ... alle 13.00 circa

Eccoci Olivette Rosa, martedì prossimo ci vedremo, come d'abitudine, verso le 13.00 al bar "La Passeggiata" in via Marsala 60 a Monza! ... semplicemente per raccontarci un po' 

Buona Domenica

Non dimentichiamocelo mai e non permettiamo che accada, perché ...


"Non vi è nulla di più incontrollabile di una persona felice che vive nell'entusiasmo! ... Ma ... Non vi è nulla di più facile da controllare di una persona infelice che vive nella paura!" 
(Wayne W. Dyer)

mercoledì 29 gennaio 2014

(Parole d'Olivetta Rosa)

Se penso con quanta facilità le persone arrivano a rifarsi una vita sentimentale ... Forse sono io ad essere differente, forse anomala.

giovedì 16 gennaio 2014

Beh ... Pensieri.

"Donne, io ve lo dico. Se vi separate sperando di rifarvi una vita, non fatelo. Perché di norma, non accade.
Fatelo per la vostra libertà" 
(da Twitter)

giovedì 9 gennaio 2014

Pensieri ...

... "Mentre la nostra attenzione è tutta sul desiderio per un altro, dimentichiamo completamente, o facciamo finta di non vedere, che non siamo per nulla realizzati a stare con lui, non ci piacciamo, non siamo quelli che avremmo voluto essere, non siamo come ci eravamo sognati e immaginati, non siamo valorizzati per come meritiamo e non stiamo dando il meglio di noi; stiamo dando il peggio o forse semplicemente nulla. È bene spostare nuovamente l’attenzione su noi stessi. L’altro, d’improvviso, non sarà più necessario né forse così tanto desiderato." ... 

martedì 7 gennaio 2014

ANSA - FAMIGLIA: RONZULLI (FI), BENE DIRITTO A COGNOME MATERNO

7 GEN - ''Finalmente è stato abolito il retaggio patriarcale che era rappresentato dal vecchio concetto di patria potestà. Ora questa sentenza ricalca il concetto della potestà genitoriale e della responsabilità e parità genitoriale''. Lo afferma Licia Ronzulli, europarlamentare di Forza Italia, commentando la sentenza della Corte europea dei diritti umani che ha condannato l'Italia per aver negato a una coppia il diritto di dare al figlio il cognome della madre anzichè quello del padre. ''Fino ad oggi - continua Ronzulli - avere il cognome materno era sinonimo di figlio senza papà o di mancanza di riconoscimento da parte del padre. Finalmente non ci sarà piu' questa discriminazione e la nostra legislazione dovrà garantire ai genitori, se vogliono, il diritto di poter dare ai figli il solo cognome materno''. (ANSA).

lunedì 6 gennaio 2014

Da Twitter: cosa ne pensate?

"Io penso che l'amore esista.
Certo niente e' scontato, ma che possa durare anni e' possibile.
Non bisogna farlo morire."

Tutto qui?

Felice 2014 a tutte!

Olivetta Rosa ....
Ti auguro tempo. 
Non ti auguro un dono qualsiasi. 
Ti auguro soltanto quello che i più non hanno. 
Ti auguro tempo, per divertirti e per ridere; se lo impiegherai bene, potrai ricavarne qualcosa. 
Ti auguro tempo, per il tuo Fare e il tuo Pensare, non solo per te stesso, ma anche per donarlo agli altri. 
Ti auguro tempo, non per affrettarti e correre, ma tempo per essere contento. 
Ti auguro tempo, non soltanto per trascorrerlo, ti auguro tempo perché te ne resti: tempo per stupirti e tempo per fidarti e non soltanto per guardarlo sull’orologio. 
Ti auguro tempo per toccare le stelle e tempo per crescere, per maturare. 
Ti auguro tempo, per sperare nuovamente e per Amare. 
Non ha più senso rimandare. 
Ti auguro tempo per trovare te stesso, per vivere ogni tuo giorno, ogni tua ora come un dono. 
Ti auguro tempo anche per perdonare. 
Ti auguro di avere tempo, tempo per la vita!
(Poesia di Elli Michler)

sabato 4 gennaio 2014

Da Twitter: cosa ne pensate?

"Io penso che l'amore esista.
Certo niente e' scontato, ma che possa durare anni e' possibile.
Non bisogna farlo morire."

Tutto qui?