Nasce Oliva Rosa

"Cominciate col fare ciò che è necessario, poi ciò che è possibile. E all'improvviso vi sorprenderete a fare l'impossibile"
San Francesco d'Assisi


Sei separata o ti stai separando?

Ora che non sei più “moglie” hai voglia di ricotruirti un'identità e non sai dove partire?

Stai cambiano il tuo “piano di vita”?


Esci dal tuo guscio!
Insieme, proprio come l'olio, riusciremo a stare a galla!

domenica 10 giugno 2012

Un giorno le presi la mano e ...

Mentre mia moglie mi serviva la cena, le presi la mano e ledissi:

''Devo parlarti''

Lei annui e mangio' con calma.
La osservai e vidi ildolore nei suoi occhi....quel dolore che all'improvviso mi bloccava la bocca...

Mi feci coraggio e le dissi: ''Voglio il divorzio''.

Lei nn sembro' disgustata dalla mia domanda e mi chiesesoavemente: '' Perche'?''.

Quella sera nn parlammo piu' e lei pianse tutta la notte.Iosapevo che lei voleva capire cosa stesse accadendo al nostro matrimonio, ma ionon potevo risponderle .... aveva perso il mio cuore a causa di un'altra donna... Giovanna!

Io ormai non amavo piu' mia moglie ... mi faceva solo tantapena ... mi sentivo in colpa, ragion per cui sottoscrissi nell'atto diseparazione che a lei restasse la casa, l'auto e il 30% del nostro negozio.

Lei quando vide l'atto lo strappo a mille pezzi!

''Come ?!avevamo passato dieci anni della nostra vita insieme ed eravamo ridotti a dueperfetti estranei?!''.

A me dispiaceva tanto per tutto questo tempo che aveva sprecatoinsieme a me ... per tutte le sue energie ... pero' non potevo farci nulla ... ioamavo Giovanna!

All'improvviso mia moglie comincio' a urlare e a piangereininterrottamente per sfogare la sua rabbia e la sua delusione ... l'idea deldivorzio cominciava ad essere realta'.

Il giorno dopo tornai a casa e la incontrai seduta allascrivania in camera da letto che scriveva...non cenai e mi misi a letto...eromolto stanco dopo una giornata passata con Giovanna.

Durante la notte mi svegliai e vidi mia moglie sempre li' sedutaa scrivere...mi girai e continuai a dormire.

La mattina dopo mia moglie mi presento' le condizioni affinche'accettasse la separazione.Non voleva la casa, non voleva l'auto .tantomeno ilnegozio...soltanto un mese di preavviso..quel mese che stava per cominciarel'indomani.Inoltre voleva che in quel mese vivessimo come se nulla fosseaccaduto!

Il suo ragionamento era semplice : ''Nostro figlio in questomese ha gli esami a scuola e non e' giusto distrarlo con i nostri problemi''.

Io fui d'accordo pero' lei mi fece un ulteriore richiesta.''Deviricordarti del giorno in cui ci sposammo, quando mi prendesti in braccio e miaccompagnasti nella nostra camera da letto per la prima volta...in questo mesepero' ogni mattina devi prendermi in braccio e devi lasciarmi fuori dalla portadi casa ''.

Pensai che avesse perso il cervello , ma acconsentii per nonrovinare le vacanze estive a mio figlio per superare il momento inpace.Raccontai la cosa a Giovanna che scoppio' in una fragorosa risata dicendo:''Non importa che trucchi si sta inventando tua moglie...dille che oramai tusei mio...se ne faccia una ragione!''.

Io e mia moglie era da tanto che non avevamo piu' intimita',cosi' quando la presi in braccio il primo giorno eravamo ambedue imbarazzati....nostro figlio invece camminava dietro di noi applaudendo e dicendo:''Grande papa', ha preso la mamma in braccio!''.

Le sue parole furono come un coltello nel mio cuore....camminaidieci metri con mia moglie in braccio ....lei chiuse gli occhi e mi disse abassa voce:''Non dirgli nulla del divorzio ..per favore...Acconsentii con uncenno , un po' irritato, e la lasciai sull'uscio.

Lei usci' e ando' a prendere il bus per andare al lavoro.

Il secondo giorno eravamo tutti e due piu' rilassati ...lei siappoggio' al mio petto e..potetti sentire il suo profumo sul mio maglione.Miresi conto ch era da tanto tempo che non la guardavo .... Mi resi conto che nonera piu' cosi' giovane...qualche ruga ..qualche capello bianco....!

Si notava il danno che le avevo fatto!ma cosa avevo potuto fareda ridurla cosi'?Il quarto giorno , prendendola in braccio come ogni mattinaavvertii che l'intimita' stava ritornando tra noi....questa era la donna che miaveva donato dieci anni della sua vita, la sua giovinezza, un figlio....e neigiorni a seguire ci avvicinammo sempre piu' .

Non dissi nulla a Giovanna per rispetto!.Ogni giorni era piu'facile prenderla in braccio e il mese passava velocemente.Pensai che mi stavoabituando ad alzarla , e per questo ogni giorno che passava la sentivo piu'leggera.Una mattina lei stava scegliendo come vestirsi...si era provata ditutto, ma nessun indumento le andava bene e lamentandosi disse: ''I mieivestiti mi vanno grandi, ''.

Li' mi resi conto che era dimagrita tanto...ecco perche' misembrava cosi' leggera!

Di colpo mi resi conto che era entrata in depressione...troppodolore e troppa sofferenza pensai.Senza accorgermene le toccai i capelli...nostro figlio entro' all'improvviso nella nostra stanza e disse :'' Papa' e'arrivato il momento di portare la mamma in braccio (per lui era diventato unmomento basilare della sua vita).

Mia moglie lo abbraccio' forte ed io girai la testa ... ma dentrosentivo un brivido che cambio' il mio modo di vedere il divorzio.Ormaiprenderla in braccio e portarla fuori cominciava ad essere per me come la primavolta che la portai in casa quando ci sposammo...la abbracciai senza muovermi esentii quanto era leggera e delicata ... mi venne da piangere!

L'ultimo giornofeci la stessa cosa e le dissi: '' Non mi ero reso conto di aver perdutol'intimita' con te....

Mio figlio doveva andare a scuola e io lo accompagnai con lamacchina...mia moglie resto' a casa.Mi diressi verso il posto di lavoro ..ma aun certo punto passando davanti casa di Giovanna mi fermai ..scesi e corsisulle scale...lei mi apri' la porta e io le dissi: ''Perdonami..ma non vogliopiu' divorziare da mia moglie...lei mi guardo' e disse: Ma sei impazzito?

Io le risposi: ''No...e' solo che amo mia moglie...era stato unmomento di noia e di routine che ci aveva allontanato .. ma ora ho capito iveri valori della vita , dal giorno in cui l'ho portata in braccio mi sono resoconto osservandola e guardandola che dovevo farlo per il resto della mia vita!"

Giovanna pianse mi tiro' uno schiaffo e entro' in casasbattendomi in faccia la porta.

Io scesi le scale velocemente , andai inmacchina e mi fermai in un negozio di fiori.

Le comprai un mazzo di rose e laragazza del negozio mi disse: Cosa scriviamo sul biglietto?

Le dissi: ''Ti prendero' in braccio ogni giorno della mia vitafinche' morte nn ci separi"

''Arrivai di corsa a casa...feci le scale entrai e di corsa miprecipitai in camera felicissimo e col sorriso sulla bocca......ma mia moglieera a terra ...morta!.

Stava lottando contro il cancro ...ed io che invece erooccupato a passare il tempo con Giovanna senza nemmeno accorgermene.

Lei per non farmi pena non me lo aveva detto, sapeva che stavaper morire e per questo mi chiese un mese di tempo...si un mese...affinche' anostro figlio non rimanesse un cattivo ricordo del nostromatrimonio....affinche' nostro figlio non subisse traumi.....affinche' a nostrofiglio rimanesse impresso il ricordo di un padre meraviglioso e innamoratodella madre.

Questi sono i dettagli che contano in una relazione...non lacasa....non la macchina....non i soldi...queste sono cose effimere che sembranocreare unione e invece dividono.

Cerchiamo sempre di mantenere il matrimonio felice ... ricordandosempre il primo giorno di questa bella storia d'amore.

A volte non diamo il giusto valore a cio' che abbiamo fino aquando non lo perdiamo.

Condividilo sulla tua bacheca invialo a più persone possibili ... affinche' magari questa tristestoria possa salvare una separazione...

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